Toyota continua a credere nell’idrogeno. La Casa giapponese ha infatti dichiarato da tempo che il percorso di transizione energetica nel settore automotive non potrà poggiare esclusivamente sull’elettrificazione e proprio per tale ragione ha perseguito una strategia di diversificazione propulsiva volta ad affiancare ai modelli ibridi e full electric anche vetture alimentate a idrogeno.
Verso motori endotermici alimentati con idrogeno: Toyota ci crede
Una strada peraltro inaugurata in tempi non sospetti con “Mirai”, ma se in quel caso il powertrain era basato su celle a combustibile che combinavano l’ossigeno con l’elemento più presente nell’atmosfera terrestre, l’idrogeno appunto, per generare l’energia necessaria ad azionare un’unità elettrica, oggi il percorso guarda invece alla salvaguardia dei motori endotermici.
Toyota non è il primo costruttore a perseguire questa via, tant’è che Bmw già nel 2006 tentò di sviluppare un V12 alimentato a idrogeno, ma il progetto non portò i successi sperati e il Marchio tedesco decise di abbandonarlo nel 2009 per concentrarsi su altre tecnologie. Il limite maggiore in quel caso era lo stoccaggio dell’idrogeno allo stato liquido in speciali serbatoi raffreddati, soluzione che all’atto pratico causava problemi sia in termini di sicurezza sia a livello di pesi.
La strada seguita da Toyota poggia invece sulla conservazione dell’idrogeno allo stato gassoso e a temperatura ambiente in bombole ad alta pressione, una tecnologia che la Multinazionale asiatica ha testato nel corso dell’ultimo anno e per la quale ha recentemente depositato una domanda di brevetto negli Stati Uniti. Quest’ultimo descrive in effetti un motore che include degli iniettori d’acqua che operano attraverso la luce lasciata libera dalle valvole di aspirazione, e quindi direttamente in camera di combustione, senza precisare se il liquido sia iniettato mentre la valvola apre o mentre chiude.
In ogni caso non ci sarebbero però problemi all’interno del cilindro poiché le alte temperature che si registrano in loco farebbero evaporare l’acqua inducendo di conseguenza un raffreddamento della camera di combustione stessa.
Motore endotermico alimentato con idrogeno, il brevetto depositato negli Stati Uniti
Secondo lo schema funzionale messo a punto da Toyota, ogni cilindro sarebbe asservito da due iniettori, uno per ogni valvola di aspirazione così da garantire il già citato raffreddamento del cilindro che nei motori tradizionali viene indotto dalla vaporizzazione latente del combustibile. Ciò eliminerebbe i rischi di detonazione e quindi assicurerebbe al motore alimentato con idrogeno i necessari standard prestazionali e di affidabilità.
La domanda di registrazione del brevetto potrebbe quindi significare che Toyota è pronta a trasporre in serie quella “Corolla Cross H2 Concept” a cui ha affidato il compito di testare la tecnologia endotermica a idrogeno attraverso un tre cilindri da un litro e 600 centimetri cubi sovralimentato e in grado di erogare fino a 261 cavalli di potenza massima.
Titolo: Verso motori endotermici alimentati con idrogeno: il nuovo brevetto Toyota
Autore: Redazione