C’è lavoro per il Wwf. Il Salone Nautico di Genova ha in effetti ufficialmente sancito l’inserimento della nautica da diporto di stampo popolare, quella approcciabile da una famiglia di ceto medio per capirci, fra le specie in via di estinzione.
Il Salone nautico di Genova 2023 è stato in effetti visivamente dominato in quasi tutti i suoi ambiti espositivi da prodotti orientati all’alto di gamma, tant’è che i motori fuoribordo han visto le loro principali novità focalizzate su potenze che oscillavano fra i 200 e i 450 cavalli risultando quindi orientati a equipaggiare barche e gommoni di lunghezza superiore agli otto/dieci metri.
Poche le attenzioni date ai natanti di lunghezza inferiore, mezzi che ufficialmente tutti i costruttori hanno a listino e che erano esposti, ma che di fatto se ordinati risultano caratterizzati da tempi di consegna lunghissimi, tali da aver provocato un forte rialzo dei prezzi dell’usato. Quando lo si trova.
L’impressione è che la nautica abbia abbracciato una politica commerciale orientata più ai margini che ai volumi, l’esatto contrario di quella attuabile operando nell’ambito di quella nautica minore che vive di grandi volumi con bassi margini. A conferma anche le parole del direttore generale di Confindustria Nautica, Marina Stella, quando in una intervista rilasciata al Corriere della Sera afferma che “numeri alla mano, parliamo di un settore che sta attraversando una fase espansiva, dal momento che sono ben sei anni che registra una crescita sostenuta, a doppia cifra. () La nostra industria ha mantenuto nel segmento dei superyacht il primato di vendite globali sui mercati mondiali, oscillando dal 49 al 51 per cento a seconda degli anni (e il ) portafoglio ordini per alcune aziende di dimensioni maggiori arriva al 2026-2027. () A fine 2023 potremo conteggiare un fatturato oltre i sette miliardi, con una crescita prossima al 20 per cento sull’anno precedente (e) i segmenti del settore che si muoveranno di più in senso positivo saranno quelli delle barche più grandi”.
Al Salone di Genova una nautica sempre più elitaria
Per il settore è dunque un momento positivo e lo stesso per il Salone che sta vedendo ultimarsi le nuove strutture espositive, ma è altrettanto vero che una nautica molto elitaria abbinata a un momento economico difficile come l’attuale difficilmente potrà continuare a interessare la media borghesia e a dar lavoro alle decine di cantieri artigiani oggi in essere.
Il rischio che nonostante il buon momento economico già nel breve periodo cali sul settore un marcato disinteresse politico e sociale è elevato. Nel nuovo numero di Macchine Motori saranno illustrate le più importanti novità proposte dai costruttori di motori fuoribordo, con Mercury, Suzuki e Yamaha che hanno sottoposto a upgrade più o meno profondi le loro unità di alta o altissima potenza e Honda che ha invece approfittato del Salone per lanciare il suo nuovo “V8” da 350 cavalli.
Da segnalare la calma piatta che ha invece caratterizzato le gamme dei senza patente fatte salve le parziali rivisitazioni dei rispettivi 40 cavalli attuate da Selva, Suzuki e Yamaha.
Osannato da tutti i media allineati con le direttive del Governo e di Confindustria Nautica, in sintesi, il 63.esimo Salone Nautico di Genova ha sancito la frattura in essere fra la nautica da diporto di stampo popolare e quella di alta gamma.
Titolo: Salone nautico di Genova 2023 all’insegna dell’alto di gamma