Ogni anno nello stato dello Utah e in particolare nella cittadina di Moab, si tiene uno dei più importanti raduni di appassionati del fuoristrada, evento che attira migliaia di auto tutte più o meno elaborate in funzione degli utilizzi cui devono andare incontro oltre che delle possibilità economiche e delle fantasie dei proprietari. Proprio tali elaborazioni han fatto sì che nel tempo il raduno diventasse anche una sorta di salone del tuning che vede protagonisti i migliori marchi del settore.
Fra questi Mopar, marchio facente capo al gruppo Stellantis e in particolare al marchio Jeep che già da qualche anno sfrutta l’evento per dimostrare in concreto le possibilità di preparazione permesse dal suo listino. Nel 2023 furono sette i concept proposti, quest’anno quattro, ovviamente tutti allestiti su basi meccaniche Jeep e tutti caratterizzati da livree esclusive come ben dimostra “Wrangler Low Down”, vettura voluta per rendere omaggio a un modello esposto 15 anni fa e caratterizzata da un intrigante color rosso mela.
Il powertrain è basato su un “V8” benzina erogante 392 cavalli abbinato a un cambio automatico a otto rapporti mentre a supportare la motricità provvedono pneumatici Bf Goodrich da 42 pollici di diametro che i parafanghi di carbon io non riescono a contenere. Le sospensioni sono quelle del modello “Rubicon 392” e il cofano è realizzato abbinando una cornice di carbonio a un preformato lexan che permette di vedere il propulsore. A fianco di “Wrangler Low Down” ecco “Willys Dispatcher”, una “Wrangler 4xe” rivista nel look per richiamare le Jeep del DopoGuerra e proposta in uno squillante color azzurro-verde. 375 i cavalli resi disponibili dal sistema ibrido che provvedere ad azionare il retrotreno per vis esclusivamente elettrica.
Da segnalare i sedili senza poggiatesta come si usava una volta, il verricello anteriore “Warn 8274” e il tappeto di fondo di vinile per affrontare anche acqua e fango senza tenere per la sua incolumità. Destinato a utilizzi intesivi in off road anche “Gladiator Rubicon High Top”, un pick up bicolore nero e bronzo supportato da cerchi da 18 pollici e pneumatici Bf Goodrich All-Terrain lasciati in bella vista da parafanghi schiacciati originali Mopar.
Il paraurti anteriore è personalizzato mediante l’inserimento di un verricello e di una protezione supplementare che si estende al sottoscocca, mentre sotto al cofano si propone un “Pentastar” da tre litri e 600 centimetri cubi, un sei cilindri super collaudato che può equipaggiare anche Jeep “Vacationeer”, il quatro porototipo Moper. In questo caso è chiaro il richiamo alla mitica “Wagoneer” prodotta dagli Anni 60 agli Anni 90, veicolo che in America è oggi rimpiazzato da Jeep “Grand Wagonner”. A parte una sottile striscia di legno sulle fiancate che evoca le già citate “Wagoneer” e qualche personalizzazione a livello di passaruota e fari led, la vera chicca in questo caso è data da una speciale tenda di fibra di carbonio posta a tetto che permette a due persone di dormire sollevate da terra. Alla tenda si può accedere anche dall’interno della vettura se privata dei sedili posteriori e la tenda propone anche elementi fotovoltaici che concorrono a ricaricare la batteria destinate a illuminare in vano notte.
Titolo: Jeep by Mopar, la sagra del tuning
Autore: Redazione