Jcb presenta il primo motore endotermico alimentato a idrogeno

Si chiama “448 AbH2” il primo motore a combustione interna Jcb alimentato a idrogeno. Presentato lo scorso mese in occasione dell’esposizione Conexpo 2023 di Las Vegas, è frutto di un progetto di ricerca costato 100 milioni di euro e concretizza la strategia Jcb orientata alla messa a punto di un portfolio di prodotti volti ad assecondare le esigenze propulsive delle macchine operatrici destinate alle applicazioni agricole e movimento terra più energivore, quelle che non possono essere soddisfatte con sistemi propulsivi full electric a batteria.

Jcb presenta il primo motore endotermico alimentato a idrogeno

“448 AbH2” è strutturato sulla base dell’architettura quattro cilindri in linea da quattro litri 800 centimetri cubi delle unità Jcb “448 DieselMax”, caratterizzata da un blocco cilindri con canne da 106 millimetri di alesaggio per 112 millimetri di corsa e distribuzioni a quattro valvole per cilindro.

Blocco a parte, l’utilizzo dell’idrogeno quale vettore energetico ha richiesto sviluppi dedicati per tutti i componenti ausiliari, a partire dalla testata che ha integrato un sistema di accensione sviluppato in modo da ottimizzare i processi di combustione derivanti dall’utilizzo di miscele magre, quelle che caratterizzano l’utilizzo dell’idrogeno. Modificato anche il sistema di iniezione che da diretto passa a indiretto e dedicato il sistema di sovralimentazione, basato sull’utilizzo di un turbocompressore in grado di fornire portate d’aria più elevate rispetto ai turbo installati sui diesel della Casa.

Cosa c’è da sapere

Gli interventi di modifica non hanno tralasciato poi il sistema di lubrificazione, modificato in modo da poter usare un olio specifico caratterizzato da un elevato potere anti-usura per tutelare i componenti a contatto con l’idrogeno e con i prodotti di combustione. La nuova unità ha richiesto lo sviluppo di circa 50 prototipi alcuni dei quali già utilizzati sul campo per testarne performance e affidabilità. Tra le macchine cavia una terna e un sollevatore telescopico a marchio Jcb oltre a un trattore stradale Mercedes da sette tonnellate e mezza. Parallelamente all’introduzione dei motori endotermici alimentati con idrogeno Jcb sta lavorando anche allo sviluppo di sistemi di stoccaggio e di rifornimento dedicati, in grado di assecondare le necessità operative dei cantieri.

Un’esigenza indotta da fatto che al momento nessun Paese al Mondo può vantare una rete di distribuzione dell’idrogeno in grado di sostenere un utilizzo del vettore su larga scala e che Jcb ha affrontato presentando sempre a Conexpo un’unità di rifornimento mobile, dimensionata in modo da assecondare le necessità di alimentazione almeno 16 macchine operatrici di medie capacità e strutturata per essere facilmente movimentata. Con la sua nuova unità “448 AbH2” Jcb conferma in definitiva i propri e già annunciati piani di sviluppo prodotto tesi alla riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dalla macchine operatrici, piani che vedono privilegiati i sistemi propulsivi elettrici a batteria per le applicazioni di bassa potenza mantenendo i motori a combustione interna quali supporti per le applicazioni di alta potenza. In tale ottica negli scorsi mesi erano stati presentati i sollevatori full electric “525-60” e i mini escavatori “19C-1E”.

Rimangono per ora più defilate le soluzioni propulsive che prevedano sistemi elettrici alimentati tramite fuel cell, soluzione che Jcb aveva però introdotto tra le possibilità di sviluppo nel 2020 con la presentazione dell’escavatore da venti tonnellate “220X” mosso proprio con sistemi fuel cell.

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Titolo: Jcb presenta il primo motore endotermico alimentato a idrogeno

Autore: Redazione

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