Presentato il motore elettrico “Aircore Mobility” a flusso assiale da parte dell’azienda Infinitum. Una bella novità se si pensa che i motori elettrici, fino a una decina di anni fa, non erano concepiti per muovere mezzi semoventi e men che meno gli aereoplani. I profili di missione erano di tipo statico e quindi poco si preoccupavano i progettisti delle masse e della capacità di sostenere per lunghi periodi di tempo erogazioni in piena potenza. Con l’avvento della propulsione elettrica in campo auto e con i primi studi per applicarla anche nell’aeronautica e nella nautica il problema delle masse e delle erogazioni si è però posto, soprattutto sui veicoli utilitari, che per loro natura dovrebbero essere leggeri e agili, e su quelli prestazionali.
Il motore elettrico “Aircore mobility”
Non è quindi un caso se in tutto il Mondo si sono avviati studi tesi a realizzare motori elettrici di nuova generazione caratterizzati da più elevate densità di potenza di quelli attuali, tema che l’azienda texana Infinitum ha declinato in chiave di flusso assiale lanciando una nuova serie di motori elettrici denominata “Aircore Mobility” le cui caratteristiche di base ben rispondono alle richieste del mercato. Sono compatti, leggeri e di alta efficienza in un’ampia gamma di velocità e condizioni di carico.
Ciò grazie alla sostituzione il classico statore di ferro su cui sono presenti gli avvolgimenti di rame con uno statore più leggero realizzato mediante un circuito stampato. Ne è derivata un’unità che utilizza il 66 per cento in meno di rame con dimensioni e pesi che sono la metà di quelli proposti dai motori a induzione tradizionali di pari potenza. In più il motore è anche più efficiente di un dieci per cento circa risultando pure più pacato in termini di rumorosità e vibrazioni.
Infinitum guarda al futuro
A tali plus si aggiungerà poi in futuro la possibilità di far operare i motori in piena potenza per lunghi periodi di tempo grazie alla presenza di sistemi di raffreddamento a olio. Infinitum sta già facendo dei test in tal senso su un motore da 10 chilowatt di potenza modificato ad hoc con risultati decisamente positivi.
Il motore raffreddato a olio se fatto funzionare a pieno carico ha infatti esibito un aumento della temperatura di lavoro pari a otto millesimi di grado centigrado per chilowatt contro i sette centesimi di grado avanzati dallo stesso motore in configurazione standard, cioè con raffreddamento ad aria. Tali dati portano a ipotizzare la possibilità che un motore ottimizzato in termini di raffreddamento a olio potrebbe erogare potenze triplici rispetto alla stessa unità se raffreddata ad aria.
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Titolo: Il motore elettrico “Aircore Mobility” a flusso assiale dell’azienda Infinitum
Autore: Redazione