La versione “Gtd” 2025 dell’iconico modello “Mustang” di Ford era stata presentata in edizione limitata a metà dello scorso anno, ma le consegne non sono ancora iniziate essendo previste tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2025. Una supercar decisamente testosteroidea, termine giustificato dai forti contenuti tecnici ed estetici tesi a fondere caratteristiche prestazionali da racing car con un design da muscle car stradale. Basti pensare a tale proposito che il principale vincolo progettuale dato da Ford ai suoi tecnici quando si avviò lo sviluppo di “Mustang Gtd” fu quello di dar vita a una vettura in grado di scendere sotto i sette minuti a giro sul circuito del Nürburgring ma risultando allo stesso tempo adatta per la circolazione su strada. Un concetto che se applicato all’aviazione civile porterebbe ad avere dei caccia “F35” trasformati in executive privati.
C’è da dire però che già nella sua prima versione “Mustang Gtd” si proponeva con un design estremo e forte indotto da una carrozzeria di fibra di carbonio arricchita da importanti appendici aerodinamiche. Spiccava soprattutto l’alettone posteriore con controllo idraulico dell’assetto inserito sul montante “C” della vettura, ma non passavano inosservate le muscolari prese d’aria poste sui parafanghi anteriori e posteriori e sul cofano, elemento sotto al quale si celava un “V8” sovralimentato da cinque litri 200 centimetri cubi di cilindrata accreditato di oltre 800 cavalli gestito da un cambio doppia frizione a otto marce con architettura transaxle, quindi montato posteriormente alla vettura per offrire una distribuzione dei pesi ottimale di 50:50 tra assale anteriore e posteriore.
Ford “Mustang Gtd Carbon”, il volto dell’esagerazione
Tutto questo però evidentemente non era abbastanza per scendere sotto i sette minuti a giro sul circuito del Nürburgring e quindi in occasione dell’ultima edizione della 24 Ore di Le Mans, svoltasi a metà dello scorso giugno, Ford ha presentato una versione ulteriormente migliorata del modello, modifiche volte a estremizzarne ancora di più le prestazioni e che nel loro insieme hanno portato alla realizzazione di una specifica versione denominata “Carbon”, nome che sottolinea l’assenza di verniciatura su alcuni componenti della carrozzeria, cofano e tetto in primis, lasciano il resto di varie colorazioni tra cui il bordeaux nella versione in cui è stata presentata.
A rendere estremo il modello è però stato un “Performance Pack” costituito da un insieme di soluzioni tecniche che migliorano le prestazioni aerodinamiche della vettura a favore di minore resistenza all’avanzamento incrementando al contempo l’aderenza delle ruote al terreno nei cambi di direzione. Il pacchetto include alette aerodinamiche e uno splitter più grandi nella mascherina anteriore, alette aerodinamiche sotto il corpo vettura e un sistema di riduzione della resistenza aerodinamica sull’alettone posteriore che entra in azione sui rettilinei. A fianco di tali miglioramenti il pacchetto introduce anche l’alleggerimento di alcuni componenti tra cui i cerchi, in magnesio da 20 pollici in sostituzione di quelli in alluminio forgiato e rifiniti in Magnetite. Così come l’eliminazione del pacchetto di materiali fonoassorbenti a vantaggio di una ulteriore riduzione delle masse.
Miglioramenti sono stati poi adottati nei sistemi di controllo e interfaccia con il pilota. Il sistema di sospensioni adattive, in grado di variare sia la rigidità delle molle sia l’altezza, permette ora tramite due nuovi pulsanti di attivare il sollevamento dell’asse anteriore per assecondare la presenza di ostacoli sulle strade ordinarie. Modificati inoltre i paddle shifter al volante, di titanio e di dimensioni maggiorate, per migliorare il controllo della cambiata e debutto della tecnologia “Unreal Engine” nelle grafiche del sistema di infotainment “Sync 4”. Soluzione derivata dal Mondo del gaming implementata sia sul display touchscreen da 13 pollici sia sul quadro strumenti digitale da 12 pollici.
Titolo: Ford “Mustang Gtd Carbon”, il volto dell’esagerazione
Autore: Redazione