Il nove Gennaio scorso si è tenuta a Las Vegas, negli Stati Uniti, l’edizione 2024 di Ces, fiera dell’elettronica di consumo diventata fiera delle nuove tecnologie. Protagonista assoluta l’intelligenza artificiale. In queste pagine una sintesi dei due temi proposti in loco e più dibattuti e che sicuramente andranno a impattare anche sul Mondo dei trasporti, l’idrogeno e i software di interfaccia uomo-macchina. A seguire i prodotti più interessanti da un punto di vista progettuale. Trattandosi nella maggior parte dei casi di concept e quindi di studi di fattibilità si anticipa fin d’ora che non sempre i costruttori hanno reso disponibili dati tecnici o prestazionali. A maggior ragione quando i concept sono solo proposte filosofiche orientate a un futuro non prossimo.
L’idrogeno
Con il tema “Ease every way”, in un italiano non letterale “rendere tutto più semplice” il gruppo Hyundai ha presentato la propria vision relativa a una trasformazione sociale basata sull’idrogeno quale fonte di energia primaria per i mezzi semoventi. Il tema riflette l’obiettivo del Gruppo, creare un ambiente di vita confortevole e piacevole in un’ottica di libertà, sicurezza ed equità sociale. Il tema va quindi oltre il mero valore di utilità fisica della tecnologia e impattando su ogni aspetto della vita quotidiana proponendo scienza e umanità quali due facce di una stessa medaglia con la prima che deve migliorare la vita delle persone. In tale ottica si inserisce l’idrogeno quale fonte di energia pulita da rendere accessibile a tutti. Hyundai ha già annunciato da tempo l’impegno a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 sia a livello di prodotti sia di produzioni e l’energia a idrogeno svolgerà un ruolo di primo piano nel raggiungimento di questi obiettivi andando a muovere oltre alle autovetture, ai camion e agli autobus anche tram, macchine industriali e agricole, navi, generatori di energia e aerei. In tale ottica la Casa ha trasformato la sua divisione dedicata alla ricerca nell’ambito dei sistemi a celle a combustibile in un business center che abbraccia diverse aziende del Gruppo coinvolgendole in ogni fase della catena del valore rappresentata dall’idrogeno, dalla produzione allo stoccaggio, al trasporto e all’utilizzo. Tradizionalmente, le case costruttrici, quelle automobilistiche in primis, si sono concentrate sui veicoli, mentre altri settori si sono occupati di produzione, stoccaggio e trasporto di energia.
Questo approccio ha portato a un processo di transizione energetica lento e difficoltoso. Hyundai intende superare questi limiti combinando e integrando le competenze sull’idrogeno di tutto il Gruppo per accelerare la transizione energetica e la relativa creazione di una società dell’idrogeno. Hyundai sta inoltre sviluppando le capacità di produzione relative agli elettrolizzatori a membrana Pem necessari per la produzione di idrogeno verde così da abbassarne i costi e renderli competitivi con i meno efficienti elettrolizzatori alcalini. A ciò si aggiunge il fatto che il Gruppo si sta concentrando sulla tecnologia di produzione di idrogeno a ricircolo di risorse che mira a trasformare gli inquinanti ambientali in idrogeno pulito. La tecnologia di ricircolo delle risorse su cui Hyundai si concentra comprende due approcci, “Waste-to-Hydrogen” e “Plastic-to-Hydrogen” col primo orientato a sfruttare la fermentazione dei rifiuti organici per generare biogas e poi idrigeno e il secondo che invece prevede la fusione dei rifiuti plastici che non possono essere riciclati, la gassificazione della plastica fusa e la produzione di idrogeno attraverso la rimozione degli elementi non necessari.
L’interfaccia uomo-macchina
Se mai ce ne fosse stato bisogno, Ces 2024 ha confermato l’evoluzione tecnico-stilistica cui saranno soggetti i posti di guida e di lavoro dei veicoli. E’ certo che diminuiranno sempre più i comandi fisici a favore di controlli digitali o vocali. Anticipa tale trend il sistema “Software-Defined Interior” studiato dal gruppo Marelli proprio per ridefinire gli standard abitativi e di controllo dei mezzi semoventi trasferendo i comandi su uno o più display aggiornabili e personalizzabili nelle grafica e nelle funzioni sia dai costruttori delle macchine sia dagli utenti finali. L’impianto prevede un’unità elettronica centrale che gestisce fino a quattro unità di controllo di zona ed è in grado di supportare le più attuali tecnologie relative ai display tra le quali anche quelle oled basate su diodi organici a emissione di luce.
Il sistema si interfaccia inoltre con l’assistente virtuale Marelli che funge da assistente alla guida e al lavoro permettendo a chi siede al volante di creare uno o più profili profilo memorizzabili in cloud ciascuno dei quali permette di personalizzare in automatico assetti di guida, grafiche e impostazioni dei display, clima, illuminazioni a terra e anche le eventuali preferenze musicali sui più diversi veicoli in uso così da garantire sempre i medesimi ambienti di guida o di lavoro. Prevista anche la soluzione “Camex”, “Context-Aware Mobility Experience” basata sull’intelligenza artificiale. Consente di far interagire una qualsiasi macchina con gli ambienti interno ed esterno e fra le sue funzioni integra anche quella proposta a monitorare lo stato di attenzione del conducente. “Camex” analizza il volto, il corpo e le mani degli utenti nello spazio tridimensionale per comprendere comportamenti complessi e riconoscere stati d’animo impercettibili adattando di conseguenza le impostazioni e le funzionalità del veicolo e suggerendo interazioni con l’assistente virtuale. Anche l’ambiente esterno al veicolo assume un ruolo attivo contribuendo in maniera concreta a una gestione ottimizzata dei mezzi, obiettivo cui guarda anche l’eventuale presenza di un sistema di analisi dei Big Data teso a realizzare manutenzioni predittive, il rilevamento preventivo di eventuali anomalie e la risoluzione dei problemi a distanza. Da segnalare sempre in tema di software dedicati ai mezzi semoventi anche la strategia di sviluppo Hyndai “Software-Defined Vehicle” che inquadra i software di gestione quali elementi diretti di progetto di ogni nuovi veicolo. Il Gruppo prevede che le attuali macchine diventino soggetti intelligenti capaci di maturare esperienze operative ed apprendimenti che a loro volta permetteranno di automatizzare le operatività dei vari mezzi salvaguardandone le funzionalità mediante interventi e manutenzioni predittive e minimizzando le esigenze di controllo da parte degli operatori.