E’ opinione comune che le vie ferrate possano dare un contributo importante al contenimento delle emissioni inquinanti indotte dal trasporto merci e dal trasporto collettivo. Ciò in quanto i treni sono quasi del tutto elettrici e anche quelli che operano su tratte non elettrificate potrebbero operare grazie a batterie o celle combustibile. Proprio per questo motivo non sono giustificate le proteste di chi si oppone alla costruzione di nuove linee, a maggior ragione se queste sono in larga parte realizzate in galleria.
L’animo umano è però imperscrutabile, soprattutto quando anziché dar spazio al raziocinio vive di idealismi fini a se stessi. Un atteggiamento che per fortuna non è proprio dell’industria di settore che invece lavora proprio per sviluppare nuove soluzioni atte a incentivare l’uso del treno in alternativa al trasporto su gomma e anche a quello aereo come ben dimostra l’ultima nata di casa Sadler, uno dei più importanti costruttori di treni a livello mondiale. Si chiama “Euro9000”, è già in servizio e al momento è la locomotiva più potente d’Europa con i suoi novemila chilowatt di potenza, oltre 12mila e 240 cavalli.
Il progetto “Euro9000”
Lunga più di 23 metri e pesante 120 tonnellate, si muove su due carrelli a tre assi ciascuno dei quali è pilotato da un sistema di trazione anti slittamento integrato che permette di scaricare al meglio la coppia motrice disponibile, obiettivo inderogabile se si pensa che lo sforzo all’avviamento può raggiungere le 51 tonnellate indotte dalla già citata potenza massima di novemila chilowatt erogati sotto tensione alternata o di seimila chilowatt sotto tensione continua, prestazione quest’ultima cui però si abbina una potenza aggiuntiva di mille e 900 chilowatt erogata dai motori diesel che servono per superare eventuali tratte prive di collegamento alla rete.
La velocità massima è in ogni caso di 120 chilometri/ora, valore che nel caso del trasporto merce è d tutto rispetto. “Euro9000” è stata inoltre concepita per poter circolare lungo tutti i principali corridoi europei con traffico misto andando a proporsi quale vettore unico per tutti quei convogli che fino a ieri necessitavano di essere trainati da più locomotive o quale vettore atto a trainare convogli più lunghi di quelli attuali con conseguente aumento del carico utile e riduzione dei costi di movimentazione. La locomotiva ha già ricevuto tutte le autorizzazioni per poter iniziare a lavorare per conto delle varie società di trasporto ferroviario in Italia, Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio, nazioni che vedranno i primi esemplari entrare in servizio nel 225 e alle quali si stanno progressivamente affiancando anche tutti gli altri Paesi europei.
Titolo: C’è fermento sui binari: ecco il progetto “Euro9000”
Autore: Redazione