Airbus “A321 Xlr”, 11 ore di non-stop

La rivoluzione nell’aviazione civile si chiama “A321Xlr”, sigla le cui lettere finali “Xlr” sono l’acronimo di “Xtra Long Range” e sottolineano le frontiere operative raggiunte dai nuovi Airbus “A321”, in grado di coprire tratte intercontinentali a lungo raggio grazie ad autonomie migliorate di quasi il 35 per cento rispetto alle versioni “A321Neo” e del 18 per cento rispetto agli “A321Lr” da cui sono derivati. Si parla di quattro mila 700 miglia nautiche, oltre otto mila 700 chilometri, che permettono ai nuovi “A321Xlr” di collegare in non stop tratte intercontinentali prima riservate esclusivamente a velivoli ben più strutturati e con architetture a doppio corridoio. Un velivolo riprogettato e strutturato guardando a tale obiettivo secondo gli addetti ai lavori è destinato a diventare un vero “game changer” dell’aviazione a lungo raggio, aprendo la strada a collegamenti più capillari e rendendo disponibili tratte con minori flussi di persone alla luce di capienze che varieranno dai 180 ai 220 posti. Non è un caso quindi che Airbus abbia già raggiunto ordini per 496 velivoli.

Promettono spese operative inferiori del 45 per cento rispetto agli aerei a doppio corridoio utilizzati sui collegamenti a lungo raggio e consumi di carburante per passeggero imbarcato inferiori del 30 per cento. Merito di uno sviluppo incentrato sulla possibilità di imbarcare fino a 16 mila litri in più di carburante rispetto ai modelli “A321Lr” portando il peso massimo al decollo a 101 mila chili rispetto ai 93 mila del modello “Lr”. Se le dimensioni esterne rispetto a quest’ultimo nella versioneNeo” rimangono invariate, con una lunghezza di poco superiore ai 44 metri e mezzo e un’apertura alare che sfiora i 36 metri, sono molte le modifiche apportate ai componenti del velivolo per permettere il raggiungimento delle nuove prestazioni.

In primis l’inserimento di un nuovo serbatoio centrale nella zona posteriore del velivolo da quasi 13 mila litri di capacità e la possibilità di installare un ulteriore serbatoio davanti alle ali, portando il carburante totale a superare i 32 mila litri. Il maggiore peso indotto dal carburante ha ovviamente richiesto modifiche ai carrelli di atterraggio, realizzati ex-novo con componenti sovradimensionati, così come ai flap posti sui bordi di uscita delle ali, rivisti in un’ottica di miglioramento della manovrabilità a fronte del maggiore peso del velivolo.

Per compensare quest’ultimo sono stati invece alleggeriti i pannelli di rivestimento della cabina migliorandone però la resistenza e l’isolamento al rumore così da assicurare ai viaggiatori il necessario comfort sulle lunghe percorrenze e sempre per andare incontro alle esigenze di chi viaggia sono anche stati incrementati i volumi interni delle cappelliere. Derivata poi dai modelli “Neo” la possibilità di modificare il layout interno della cabina a metà della parte anteriore introduce zone cucina o bagni a seconda delle necessità operative. A livello di motori gli Airbus “A321Xlr” saranno equipaggiati con gli stessi turboventola utilizzati sui modelli “A320Neo” unità Pratt&Whitney “Pw1100G-Jm” di ultima generazione accreditate per spinte massime comprese tra i 110 e i 150 chilonewton e caratterizzate da diametri delle ventole di poco superiori ai due metri con rapporti di by-pass di 12 a uno. Loro prerogativa la capacità di contribuire alla riduzione dei consumi di carburante del 15 per cento rispetto alle precedenti generazioni di motori con emissioni acustiche inferiori del 75 per cento. 

Titolo: Airbus “A321 Xlr”, 11 ore di non-stop

Autore: Redazione

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