Dalla pista per la pista. Si può riassumere così il percorso progettuale che ha portato allo sviluppo di Red Bull “Rb17”, la prima hypercar che il Marchio austriaco ha presentato al Goodwood Festival of Speed 2024, tenutosi in Inghilterra dall’11 al 14 luglio scorsi, con l’obiettivo di offrire anche alla clientela privata le emozioni di guida che sanno regalare le monoposto di Formula 1. Red Bull “Rb17” è in effetti una vettura da pista a ruote coperte, realizzata in soli 50 esemplari e creata da un team di 120 ingegneri Red Bull guidati da Adrian Newey che ha condensato nella nuova creatura le più evolute tecnologie del motorsport. Tanta innovazione quindi, ma declinata in un’ottica di fruibilità anche da parte dei piloti meno esperti, così da permettere a questi ultimi di prendere progressivamente dimestichezza con le prestazioni estreme offerte da “Rb17” e magari arrivare a girare sui circuiti con tempi allineati con quelli realizzati delle monoposto Red Bull impegnate nel campionato mondiale di Formula 1.
Essenziale in tale ottica quella corretta gestione dell’erogazione di potenza del powertrain che ha convinto i tecnici della Casa a puntare su un motore aspirato V10 Cosworth da quattro litri e mezzo di cubatura capace di raggiungere regimi di rotazione massimi nell’ordine dei 15 mila giri al minuto per erogare fino a mille cavalli di potenza massima. Caratterizzato da un peso contenuto entro i 150 chili, il motore funge anche da elemento strutturale del telaio, contribuendo insieme a una monoscocca biposto in carbonio a realizzare una massa complessiva di soli 900 chili, e opera in abbinamento a una trasmissione sequenziale a sei rapporti realizzata in fibra di carbonio, simile a quella utilizzata da Red Bull sulle sue monoposto da Formula 1, che integra al suo interno un’unità elettrica da 200 cavalli equivalenti di potenza. Una soluzione che funge peraltro anche da motorino di avviamento e da retromarcia, fermo restando il fatto che il compito principale rimane quello di fornire un supporto al motore endotermico per far viaggiare la vettura a velocità superiori ai 350 all’ora.
Alle massime performance concorrono inoltre sospensioni pushrod regolabili con controllo attivo dell’altezza e del rollio, oltre a una modalità di sollevamento che permette alla vettura di superare eventuali asperità a bassa velocità, e un’aerodinamica avanzata che consente a “Rb17” di generare fino a mille 700 chili di deportanza. Un valore quest’ultimo che è quasi il doppio del peso della vettura, raggiunto dal team di ingegneri Red Bull attraverso complessi sistemi di gestione dell’aria attorno alle ruote e spoiler attivi anteriori e posteriori orientati a regolare la deportanza in base alla condizioni di guida.
Titolo: Hypercar Red Bull “Rb17”, come una Formula 1
Autore: Redazione