“Ogni scarrafone è bell’’a mamma soja” cantava nel 1993 Pino Daniele riprendendo un celebre motto napoletano e mai come nel caso delle moto serie “Ts” proposte dalla startup finlandese Verge Motorcycles tale espressione trova modo di concretizzarsi. Se i contenuti e le prestazioni sono decisamente interessanti l’estetica è in effetti quanto mai discutibile, soprattutto in un momento storico come l’attuale che nel settore delle ruote vede imporsi il ritorno a linee fluide e tondeggianti dal sapore retrò. Vero è, però, che gli stilisti finlandesi, patria del bel design, molto sono stati condizionati nel lavoro dai componenti della moto, a partire dagli ingombri dell’inverter e del pacco batterie da oltre 20 chilowattora di capacità che alimenta un motore elettrico da 109, 138 o 203 cavalli equivalenti di potenza inserito nella ruota posteriore del veicolo.
Tale posizionamento di fatto rappresenta la nota saliente della moto in quanto è realizzato sfruttando il cerchione quale componente attivo di un motore che funge anche da supporto per la sospensione posteriore. Così concepita la ruota posteriore si propone quale gruppo senza mozzo che supporta un mastodontico pneumatico da 240/45 R 17, necessario per tenere a bada i 700, mille o mille e 200 newtonmetro di coppia resi disponibili dalle tre diverse versioni del veicolo ciascuna delle quali, anche quella di attacco, nulla teme in accelerazione se messa a confronto con le più quotate supercar tradizionali. Per scattare da fermo a cento chilometri/ora possono bastare anche solo due secondi e mezzo e dopo un’altra manciata di secondi si raggiungono i 200 chilometri/ora che fungono da velocità massima autolimitata. Di fatto un vero e proprio dragster a due ruote che però non disdegna anche un uso turistico potendo vantare autonomie dichiarate che spaziano dai 250 ai 375 chilometri con tempi di ricarica che possono scendere fino a un minimo di 25 minuti.
Pesanti mediamente 245 chili e forti di sospensioni Ohlins o Wilbers e freni Brembo, i tre modelli vantano anche carenature di fibra di carbonio protette da un trattamento superficiale ceramico che le protegge dai graffi, selle rivestite con vera pelle e un’elettronica di gestione che mette a disposizione quattro modalità di guida. Ogni moto è inoltre personalizzabile grazie agli optional offerti dalla Casa, quegli stessi che però portano alle stelle dei prezzi già di per sé non contenuti. Partono da un minimo di circa 34 mila euro e salgono fino a quasi 56 mila per la versione top di gamma, “Ts Ultra” ma se non si vuole badare a spese è possibile spendere anche 80 mila euro per aggiudicarsi uno dei cento modelli “Ts Ultra” firmati dal campione di Formula Uno Mikka Hakkinen che fa parte del comitato esecutivo di Verge Motorcycles.