Supercar Pambuffetti “Pj-01”: design ridondante e meccanica d’eccellenza

Nel 1869 lo scrittore russo Fedor Dostoevskij fece affermare al principe Miškin nel romanzo “L’idiota” che “la bellezza salverà il Mondo”. Si tratta di una delle affermazioni che meglio descrivono un’astrazione, la bellezza appunto, che è stata ed è ancora oggi alla base dell’evoluzione di ogni società, a patto però che non rimanga mai semplice espressione di se stessa, ma si ponga quale mezzo al servizio di un fine.

Nasce proprio da tale prerogativa il moderno concetto di design industriale che in ambito automotive da sempre mira a coniugare in modo equilibrato funzionalità ed estetica, con quest’ultima che rappresenta una componente emozionale imprescindibile soprattutto per le vetture sportive di fascia alta. La bellezza citata in apertura appunto che, seppur astratta, non può mai essere puramente soggettiva, ma che viceversa deve sposarsi con canoni in grado di trasmettere emozioni al più ampio numero di persone. Altrimenti rischia di diventare un mero esercizio di stile volto più a stupire che ad affascinare, come sembra abbiano voluto fare i disegnatori della nuova supercar Pambuffetti “Pj-01”, vettura che nelle intenzioni della Casa, fondata dall’ex pilota e imprenditore Juri Pambuffetti, mira a trasporre l’esperienza di guida di una monoposto di Formula 1 su una sportiva stradale.

Supercar Pambuffetti “Pj-01”: design e caratteristiche

Un progetto ambizioso, declinato però attraverso un design esasperato che gioca in modo eccessivo sull’alternanza di linee piene e vuote anteriormente e su un ridondante estrattore posteriore che sembra quasi voler esacerbare il carattere racing della vettura.

Non che tali scelte progettuali non abbiano una valenza tecnica tesa a massimizzare l’efficienza aerodinamica, ma la loro estremizzazione grava la vettura di uno stile eccessivamente roboante, quasi barocco, che nulla condivide con il design elegante e aggressivo proposto dalle supercar Ferrari, McLaren e Porsche, solo per fare esempi noti, con cui Pambuffetti “Pj-01” mira a confrontarsi sul mercato. Forse è proprio per tale ragione che la Casa con sede in provincia di Perugia ha recentemente siglato un accordo con Waldorf Astoria di Ras Al Khaimah, hotel del gruppo Hilton ubicato nella prestigiosa località degli Emirati Arabi sita a nord di Dubai, per commercializzare la vettura nel mercato arabo, notoriamente più attratto dall’eccesso estetico rispetto a Europa e Nord America.

Una meccanica d’eccellenza

A maggior ragione se tale stile ridondante si sposa a una meccanica d’eccellenza come nel caso di Pambuffetti “Pj-01” che utilizza a piene mani componenti e tecnologie da competizione per supportare gli 820 cavalli di potenza massima erogati da un V10 aspirato di derivazione Lamborghini da cinque litri e 200 centimetri cubi. Rielaborato dal team interno Pambuffetti per ottimizzarne l’erogazione ai bassi regimi, il propulsore permette alla vettura di scattare da ferma a cento all’ora in meno di tre secondi e di raggiungere una velocità massima nell’ordine dei 320 all’ora.

Ciò grazie sia alla presenza di un cambio sequenziale elettroattuato e senza sincronizzatori a sei marce, configurabile in termini di rapportatura in funzione dei desiderata del cliente, sia dall’impiego in fase costruttiva di un telaio misto in acciaio strutturale e in fibra di carbonio che ha permesso ai tecnici del Marchio umbro di contenere il peso della vettura in mille e 100 chili.

La supercar Pambuffetti “Pj-01” innovativa ed evoluta

Una supercar tecnicamente evoluta quindi che in termini aerodinamici può anche giovarsi di elementi attivi in grado di generare 500 chili di deportanza a 280 all’ora, mentre l’impianto frenante prevede dischi anteriori da 380 millimetri all’anteriore e da 360 millimetri al posteriore, integrati da un sistema abs regolabile e disattivabile durante gli impieghi in pista. Di stampo decisamente racing infine gli interni, dominati da finiture in fibra di carbonio e da un posto guida caratterizzato da una pedaliera posta in posizione più alta rispetto al bacino del pilota, una configurazione che oltre a ricordare quanto proposto dalle monoposto di Formula 1 ha permesso ai tecnici Pambuffetti di massimizzare lo spazio sottoscocca così da agevolare la canalizzazione dei flussi aerodinamici.

Titolo: Supercar Pambuffetti “Pj-01”: design ridondante e meccanica d’eccellenza

Autore: Redazione

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