“Car sharing”, “bike sharing”, “scooter sharing”. La mobilità condivisa ha visto negli ultimi anni un rapido sviluppo all’interno dei nuclei urbani in tutto il Mondo. Un trend indotto dal fatto che lo “sharing” integra in maniera equilibrata il trasporto pubblico con quello privato assecondando anche le attuali ansie ambientalistiche grazie all’introduzione di nuove tecnologie propulsive e digitali che permettono una gestione efficiente dei veicoli sia da un punto di vista energetico sia da un punto di vista logistico. Nel 2020 si prevedevano tra Europa, Stati Uniti e Cina circa un milione di shuttle on-demand sulle strade; nel 2025, invece, si prevede di arrivare a due milioni e mezzo.
Il primo Shuttle elettrico di Bosch a guida autonoma
Sarà ovviamente il tempo a dire se queste previsioni sono esatte o meno, ma intanto i costruttori ci credono e si stanno organizzando in tal senso. Tutti, sia i tradizionali costruttori di auto sia i gruppi che fino a oggi hanno operato nel settore solo in termini di componentistica. A conferma, il lancio in occasione di Ces edizione 2019 del primo shuttle a guida autonoma e trazione elettrica di Bosch, veicolo equipaggiato con un pacchetto tecnologico che include prodotti hardware e software destinati ad assecondare le necessità di tale segmento emergente. Un van dalla doppia personalità quindi, promozionale nei confronti della più recente componentistica che Bosch può mettere a disposizione del settore automotive , ma anche in grado di proporsi quale mezzo autonomo e completo destinato alla mobilità urbana.
In tale veste apre una nuova classe di veicoli, a propulsione elettrica e a guida completamente autonoma in grado di assecondare le necessità di spostamento di persone e merci all’interno dei nuclei urbani garantendo sempre la massima efficienza grazie alla sua connessione con una rete intelligente che abbraccia piattaforme digitali di prenotazione, condivisine e networking, oltre ai servizi di parcheggio, carica e gestione automatica delle manutenzioni.
Il design dello Shuttle elettrico Bosch
A livello di design i nuovi shuttle si allineano alle ultime tendenze prototipali che fondono linee minimaliste e ariose sia esternamente che internamente. La materialità del veicolo è ridotta ai minimi termini, spostando l’attenzione dell’utenza verso l’esterno grazie ad ampie superfici trasparenti e servizi di infotainment digitali operanti tramite ampi display touchscreen.
Gli spazi interni sono inoltre gestiti al meglio giocando sulle tecnologie più avanzate disponibili oggi a livello propulsivo, realizzato mediante motori “e-axle” che vedono le unità elettriche integrate all’interno degli assali e pacchi batteria disposti all’interno del pianale. Presente il sistema di controllo “Convenience Charging”, in grado di stabilire l’autonomia del veicolo in termini di capacità residua della batteria ottimizzando la ricarica della stessa e assicurando quindi il raggiungimento delle destinazioni in qualsiasi condizione di traffico. Questo grazie anche alla presenza di algoritmi software intelligenza artificiale che permettono al computer di bordo di prevedere le condizioni di traffico lungo il percorso adattando quest’ultimo le prestazioni. Il sistema è supportato da un ampio range di sensori che spaziano dagli ultrasuoni ai radar toccando videocamere e infrarossi e nel caso la batteria si scarichi del tutto il sistema fa sì che l’auto possa comunque raggiungere autonomamente la stazione di ricarica più vicina prenotandola e riducendo quindi i tempi di fermo per la ricarica degli accumulatori.
Anche le telecamere per evitare gli oggetti dimenticati
La prenotazione dei veicoli è prevista possa essere effettuata tramite smartphone con una app che, come per gli ultimi servizi di “car-sharing”, provvede a identificare il veicolo più vicino alla posizione del richiedente trovando però in automatico anche eventuali altri utenti lungo il percorso richiesto al fine di ottimizzare l’efficienza finale degli spostamenti.
L’obiettivo primario del sistema sviluppato da Bosch è in effetti quello di ridurre il traffico lungo le strade e, di conseguenza, l’impatto della mobilità sull’ambiente. Una volta raggiunto il veicolo gli utenti possono identificarsi sempre tramite smartphone attraverso il servizio di accesso digitale “Perfectly Keyless” che permette l’accesso esclusivo al veicolo e ne garantisce la prenotazione. Ogni shuttle prevede quattro posti disposti a coppie alle estremità del vano passeggeri in maniera speculare al fine di massimizzare lo spazio interno. La presenza di telecamere all’interno del veicolo permette di verificare la presenza di oggetti “dimenticati” dall’utenza identificando in automatico il proprietario e informandolo tramite smartphone. Lo stesso sistema provvede a monitorare gli interni assicurando standard di pulizia adeguati.
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Titolo: Il primo Shuttle elettrico di Bosch a guida autonoma
Autore: Redazione